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“Serale Club”: c’è un altro indagato nel locale dove fu ucciso il neonato ​

 

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C’è un nuovo iscritto sul registro degli indagati relativo all’inchiesta sullo sfruttamento della prostituzione al “Serale Club”, locale notturno di Piove di Sacco, che si aggiunge a quelli dei due attuali proprietari – rispettivamente di origini cinese e romena – anche quello del precedente titolare.

La decisione è stata presa dal pubblico ministero Sergio Dini dopo l’ultimo sopralluogo, avvenuto giovedì 14 novembre e compiuto sia nel night club che nell’appartamento sovrastante, dove a fine ottobre la 29enne Melissa Russo Machado ha partorito e poi ucciso la figlia appena nata annegandola nel water. La donna, dipendente del Serale Club, si trova ora agli arresti domiciliari dai genitori a Cassano delle Murge con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal legame di parentela alla luce della gravità del reato, del pericolo di fuga e del rischio di inquinamento delle prove.

Per quanto riguarda il night club, invece, gli inquirenti hanno trovato elementi che testimoniano chiaramente come i clienti del locale notturno potevano ottenere prestazioni sessuali a pagamento dalle ragazze che vi lavoravano, compresa la 29enne, la quale si trova ora agli arresti domiciliari dai genitori a Cassano con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal legame di parentela alla luce della gravità del reato, del pericolo di fuga e del rischio di inquinamento delle prove. I due proprietari del “Serale Club”, uno cinese e l’altro romeno e l’ex titolare rischiano guai seri poiché all’interno del locale è stata trovata anche una sorta di agenda su cui venivano segnati i pagamenti in nero.

 

 

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