Stanziati 4 milioni di euro per la riqualificazione dei canali artificiali dei laghi di Lesina e Varano
La Regione Puglia ha stanziato fino a 4 milioni di euro per migliorare i canali artificiali che collegano al mare i laghi di Lesina e Varano, al fine di ossigenare e rivitalizzare l’ecosistema lagunare costiero. La decisione è stata presa dopo un tavolo tecnico presieduto dal vicepresidente Raffaele Piemontese e richiesto dai sindaci locali. Questo finanziamento rientra nella programmazione triennale ambientale della Provincia di Foggia e prevede interventi immediati per disostruire i canali e migliorare la circolazione delle acque. Inoltre, parte dei fondi sarà utilizzata per acquistare attrezzature specifiche per la manutenzione ordinaria. I sindaci hanno espresso apprezzamento per l’impegno della Regione nel rispondere tempestivamente alle esigenze del territorio.
La Regione Puglia ha stanziato fino a 4 milioni di euro per migliorare i canali artificiali che collegano al mare i laghi di Lesina e Varano, con l’obiettivo di ossigenare e rivitalizzare l’ecosistema lagunare costiero. Questa decisione rappresenta un passo fondamentale nella salvaguardia ambientale di una delle aree più preziose del territorio pugliese. Il finanziamento è stato deliberato dopo un tavolo tecnico presieduto dal vicepresidente Raffaele Piemontese, che ha accolto le richieste dei sindaci di Cagnano Varano, Carpino, Ischitella e Lesina. La necessità di intervenire sui canali che collegano i laghi al mare è stata sottolineata con forza dai sindaci locali, preoccupati per le condizioni critiche in cui versa l’ecosistema lagunare.
Il programma triennale ambientale della Provincia di Foggia, in cui rientra questo finanziamento, prevede una serie di interventi immediati volti a disostruire i canali e migliorare la circolazione delle acque tra i laghi e il mare Adriatico. Questa misura è essenziale per assicurare l’ossigenazione delle acque lagunari, contribuendo a mantenere l’equilibrio ecologico e la biodiversità di queste aree. I laghi di Lesina e Varano, infatti, rappresentano non solo un patrimonio naturale di inestimabile valore, ma anche una risorsa economica significativa per le comunità locali, legata in particolare alla pesca e al turismo.
Parte dei fondi stanziati sarà destinata all’acquisto di attrezzature specifiche, come le “sorbone”, particolari aspiratori utilizzati per asportare fango e sabbia dai fondali. Questi dispositivi sono cruciali per la manutenzione ordinaria dei canali e delle foci, permettendo di prevenire l’accumulo di detriti che ostacolano il flusso delle acque. L’adozione di tali misure preventive è fondamentale per garantire la sostenibilità a lungo termine degli interventi, evitando il ripetersi delle emergenze ambientali che negli ultimi anni hanno afflitto la zona.
La decisione della Regione Puglia di stanziare questi fondi ha suscitato un ampio consenso tra i sindaci dei comuni interessati, che hanno espresso apprezzamento per l’impegno dimostrato nell’affrontare tempestivamente le criticità del territorio. I sindaci hanno sottolineato l’importanza di uscire dalla logica dell’emergenza e di adottare un approccio proattivo e sostenibile nella gestione delle risorse naturali. La disponibilità finanziaria messa in campo dalla Regione, pari a 4 milioni di euro, appare adeguata a progettare e realizzare interventi che possano avere un impatto duraturo e positivo sull’ecosistema lagunare.
Il lago di Varano, che si estende su una superficie di circa 60 chilometri quadrati, è il più grande lago costiero italiano e comunica con il mare Adriatico attraverso i canali della foce di Varano e della foce di Capojale. Analogamente, il lago di Lesina, con i suoi oltre 51 chilometri quadrati, è il secondo lago costiero dell’Italia meridionale per estensione. Entrambi i laghi sono caratterizzati da un delicato equilibrio tra acque dolci e salmastre, che necessita di essere costantemente monitorato e mantenuto. La salute di questi ecosistemi lagunari è infatti strettamente legata alla qualità delle acque e alla loro circolazione.
Gli interventi programmati non si limiteranno alla rimozione delle ostruzioni nei canali, ma includeranno anche azioni di monitoraggio e gestione ambientale, volte a prevenire il degrado e a promuovere la resilienza degli ecosistemi. La presenza di una flora e fauna ricche e diversificate, infatti, dipende dalla capacità di mantenere condizioni ambientali favorevoli. Tra le specie che abitano queste lagune vi sono numerose varietà di pesci, molluschi e uccelli migratori, che trovano in questi habitat le condizioni ideali per la riproduzione e la sussistenza.
La riqualificazione dei canali e delle foci, quindi, non rappresenta solo un intervento tecnico, ma una vera e propria azione di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale. In questo contesto, la collaborazione tra istituzioni regionali e locali risulta fondamentale per il successo delle iniziative. Il ruolo della Regione Puglia è stato quello di coordinare e facilitare l’intervento, assicurando le risorse necessarie e promuovendo una visione condivisa e strategica per la gestione delle lagune costiere.
L’importanza di questo progetto risiede anche nella sua capacità di stimolare lo sviluppo economico locale. Migliorare la qualità delle acque e la salubrità degli ambienti lagunari può avere ricadute positive sul settore della pesca, che rappresenta una fonte di reddito essenziale per molte famiglie della zona. Inoltre, la valorizzazione degli ambienti naturali può incentivare il turismo ecologico, attirando visitatori interessati alla bellezza e alla biodiversità delle lagune pugliesi.
In conclusione, il finanziamento di 4 milioni di euro stanziato dalla Regione Puglia per la riqualificazione dei canali artificiali che collegano i laghi di Lesina e Varano al mare Adriatico rappresenta un passo significativo verso la tutela e la valorizzazione di uno dei patrimoni naturali più importanti della regione. Grazie a questi fondi, sarà possibile realizzare interventi mirati e duraturi, capaci di rispondere alle esigenze ambientali ed economiche del territorio. La collaborazione tra istituzioni regionali e locali, il coinvolgimento delle comunità e l’adozione di un approccio sostenibile sono gli elementi chiave per il successo di questo progetto ambizioso e fondamentale per il futuro delle lagune pugliesi.