network

Conferenza stampa in occasione della marcia della pace nazionale tenutasi a Bari ​

 

​ 

​ 

Bucci (CGIL): Si tratta di un’iniziativa iniziativa nazionale per Puglia, Basilicata, Calabria. Sindaci, comitati per la pace, associazioni, sindacati, …siamo in guerra, ma i conflitti non scuotono  più, si sta diffondendo sempre più l’ idea che la guerra sia l’unica soluzione. La pace è prima vittima della guerra. È necessario ricostruire la pace attraverso il protagonismo delle persone e la politica. Le morti di ieri su due cantieri di lavoro parlano di poca tutela del lavoro; anche per questo dobbiamo marciare. Ci vogliono convincere sull’idea di guerra preventiva, la manifestazione vuole aiutarci a rinascere nella pace.

Paola Romano (assessore Bari): in questo spazio  (biblioteca civica) c’è la cultura della pace di Bari nel ricordo della guerra passata.

Di Noi (rete regionale comitati pace): la guerra non è risposta alle questioni economiche; Tolstoj affermava che la guerra è l’evento piu’ folle della iniziativa umana. Ricorda Don Tonino (Puglia arca di pace) attualissimo, Aldo Moro con i trattati di Helsinki, Giuseppe Di Vittorio (costruzione dal basso di politiche per le persone). I media non aiutano, parlano di ineluttabilità della guerra, i giovani sono la spina dorsale dei movimenti della pace. L’auspicio è di essere in tanti ed il movimento non finisca con la sola iniziativa di sabato. Ci sono poche sigle, vanno elogiate quelle aderenti.

Alba Russo (donne in nero di Bari): il movimento nasce a Gerusalemme a seguito di una protesta di piazza contro la violenza di Israele. Il movimento si è esteso in tutta Europa. Da un anno siamo in piazza a manifestare il lutto contro guerra e disastro ambientale. Uno studio recente afferma che i conflitti che si risolvono con una soccombenza, nel tempo si riproducono. La guerra è la massima espressione del patriarcato distruggendo donne e bambini.

Jacopo Lorusso (uds – unione studenti): i molti conflitti stanno precludendo il futuro a tanti giovani e studenti. L’Unione Europea è al centro di un’economia di guerra che impedisce lo sviluppo generale delle popolazioni. Facciamo parlare la politica. Il tempo della pace è ora.

Anna Chiara Serio (rete della conoscenza,  studenti Puglia): una risposta a quello che sta accadendo oggi. Rifiutiamo la logica bellica come soluzione dei problemi. I luoghi della formazione devono essere spazi di dialogo. Chiediamo piu’ investimenti per l’università.

Pasquale Martino (Anpi): promuovere la memoria partigiana secondo l’art. 11 della nostra Costituzione deve avere sempre presente che la politica ha bisogno di vivere in profondità il dettato costituzionale fondativo della nostra società. La pace è ora ed il popolo è il soggetto principale in difesa della pace. A Bari il movimento della pace è stato sempre attivo. Ricordiamo don Tonino Bello (Puglia Arca di pace). Bari Città di Pace è istituzione cittadina (Vittorio Tanzarella, Nicola Occhiofino)”.

 

 

​   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *