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Consultorio Familiare Cassano, resta grave la situazione: chi ha bisogno deve andare in altri paesi

 

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​Cassano – La Voce del Paese 

Murge, tra i servizi della Asl sul territorio.

Dopo il pensionamento della ginecologa e dell’unica assistente sociale, queste due figure non sono state sostituite dall’Azienda Sanitaria Locale barese e questo ha fatto sì che le donne che hanno bisogno di un consulto o un parere medico nonché tutte le situazioni sociali che facevano capo all’Ufficio dell’Assistente Sociale sono senza punto di riferimento.

Da qualche giorno presso gli uffici del Consultorio è comparso un cartello con l’invito, per chi avesse bisogno, a contattare gli uffici di Acquaviva o Santeramo in Colle, con tanto di numeri di telefono, per le consulenze ginecologiche, il che comporta disagi non indifferenti visto che l’utenza principale è costituita da donne in stato di gravidanza, magari con situazioni economiche disagevoli e spesso senza possibilità di poter essere accompagnate fuori paese.

La situazione di grave disagio è stata segnalata dalla Capogruppo consiliare di “Cassano Avanti”, Raffaella Casamassima al Direttore Generale della Asl Bari, il dott. Sanguedolce con una lettera, per “rappresentarle la criticità in cui versa il consultorio familiare di Cassano delle Murge”.

“Le donne sono costrette – scrive la Consigliera – a recarsi ad Acquaviva delle Fonti o a Santeramo in Colle anche solo per la lettura del pap test cosi come una giovane donna che decida di intraprendere il percorso di IVG o intenda assumere la pillola contraccettiva. Quanto alla figura della assistente sociale sa perfettamente quanto questa sia importante nel contesto del consultorio dove su disposizione dei Tribunali si fanno indagini sociali e si monitorino affidi familiari di minori a rischio. Questa mia nota rinviene dall’aver accolto le lamentele di tante concittadine che si sentono abbandonate dalle Istituzioni e stanno vivendo la sensazione di non avere riferimenti territoriali oltre che dalla mia esperienza diretta di avvocato di famiglia e curatore speciale del minore che spesso si interfaccia con i servizi territoriali che con grande sforzo e spirito di abnegazione stanno sopperendo alla carenza d’organico”.

Già qualche settimana fa, nel corso del Consiglio Comunale, il gruppo di “Cassano Avanti” aveva presentato una Interpellanza sulla vicenda all’Assessora comunale ai servizi sociali, Enza Battista per segnalare le carenze di organico che penalizza donne e famiglie che si rivolgono al Consultorio.

Nella Interpellanza del 29 maggio scorso si chiedeva all’Assessora se avesse “preso contatti con i vertici ASL per rappresentare le ripercussioni che tali carenze stanno avendo sul nostro territorio? ha accertato se sono state avviate le procedure di selezione di nuovo personale socio – sanitario?”.

L’Assessora si era impegnata ad approfondire la questione, pur facendo rilevare che si tratta di questioni non dipendenti dall’Amministrazione Comunale.

 

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