Via Salvator Rosa, il degrado dimenticato. I residenti chiedono sicurezza/foto
A denunciare la situazione è un residente storico della zona, che da oltre vent’anni convive con condizioni a dir poco inaccettabili. L’ultimo tratto di via Salvator Rosa – quello che dalla rotatoria porta fino alla piscina comunale – è ridotto a un percorso di guerra: strada stretta, buia, senza marciapiedi, disseminata di buche ed erbacce. Eppure parliamo di un tratto frequentatissimo, perché collega la parte ovest del paese con la zona industriale, il Palazzetto dello Sport, la provinciale per Turi e Putignano e il mercato settimanale.
Non è solo un problema di decoro urbano: qui mancano le più elementari misure di sicurezza. Ogni giorno automobilisti e pedoni si ritrovano a percorrere un tratto insidioso, in cui il rischio di incidenti è altissimo. E mentre i cittadini denunciano da anni, l’amministrazione continua a rispondere con le solite promesse: “i lavori sono in progetto”. Una frase che, a distanza di decenni, suona ormai come una presa in giro.
Emblematico il caso della rotatoria all’intersezione con via Federico II di Svevia, danneggiata mesi fa da un incidente e mai ripristinata. Un punto già pericoloso di per sé, che oggi diventa una trappola per chiunque transiti in zona.
Intanto, il sindaco e la sua giunta sembrano preoccuparsi di altro: la realizzazione di un’area camper, ad uso esclusivo dei turisti itineranti, con un investimento importante e a carico dei contribuenti. Un progetto discutibile, che stride con la totale assenza di attenzione verso i bisogni quotidiani dei residenti. Perché mai una città dovrebbe privilegiare un’area ricreativa non urgente, mentre lascia i suoi cittadini a percorrere strade buie, pericolose e prive di manutenzione?
Gli abitanti del quartiere sono stanchi di vane promesse: chiedono interventi immediati, con costi ben più contenuti rispetto a progetti “di immagine” che nulla hanno a che vedere con la sicurezza e la qualità della vita. Non servono nuovi spot elettorali, servono marciapiedi, illuminazione, segnaletica e rotatorie sicure.
La domanda, allora, è semplice e diretta: quanto ancora dovranno aspettare i cittadini di via Salvator Rosa prima che il Comune si ricordi che governare significa prima di tutto garantire sicurezza e dignità a chi in questa città ci vive ogni giorno?