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La festa in onore di San Rocco – Riti religiosi ed eventi civili/foto ​

 

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Un Ferragosto rovente con una pioggia miracolosa, nel pomeriggio, che vuole dare uno shift, un vero cambiamento a quella che sembra essere un’estate calda, con temperature intorno ai 40 gradi.

Non sono state programmate danze propiziatorie, forse l’intervento di San Rocco, del santo compatrono di Gioia del Colle, avrà permesso che la benefica pioggia avesse un risultato positivo sui gioiesi e anche sui tanti turisti presenti nella città. Grazie all’atmosfera di frescura che si è creata, molti hanno potuto godere infatti di una bella serata, resa magica dalle note musicali della “Pensieri e parole tribute Band”.

Le celebrazioni religiose; le passeggiate lungo le strade che ospitano stand con monili, accessori vari, food; le immancabili bancarelle di frutta secca; l’accensione delle luminarie, le tante luci colorate che ravvivano il corso Cavour e il portale della Chiesa di San Rocco. Tanti i particolari che rendono la festa suggestiva. L’elemento che però dà adito a commenti e critiche è la MUSICA, la BANDA, su cui il Comitato della festa viene apprezzato o fortemente criticato. La musica e l’arte è il leitmotiv di questo articolo.

Ore 21,00 del 15 agosto, puntuale, come da programma, il concerto di “Pensieri e Parole Tribute Band” sul piazzale antistante la Chiesa di San Rocco. Il concerto di questa famosa band gioiese dà il via alle tre serate di festeggiamenti. Un pubblico comodamente seduto e tanti invece sulle scale della chiesa o in piedi lungo i marciapiedi di corso Cavour: tutti fermi e silenziosi, dediti solamente all’ascolto? Assolutamente no. Tutti a ballare e a cantare, a fare da coristi a questa band che è stata capace di coinvolgere il pubblico con la simpatia e l’empatia che il cantante, Prospero Giordano, riesce a creare. Adrenalina ai massimi livelli nell’ascoltare i brani più belli del duo Battisti-Mogol e le canzoni di Biagio Antonacci, eseguiti dalla band formata dal grande maestro di chitarra, Leonardo Capurso, dal famoso Domenico Caricato, chitarrista, dal grande batterista Claudio Van Westerhout, dal bravo tastierista Pippo Antonicelli.

Il presidente del comitato, Filippo Casamassima, potrà essere pienamente soddisfatto della riuscita della prima serata di festa. Quando il pubblico si sente coinvolto e partecipa con allegria ad un evento, il successo della festa è assicurato. Filippo Casamassima sa bene come gestire queste feste patronali, non a caso presiede da tempo i vari comitati organizzativi.

La seconda serata è stata allietata dalla banda dell’Associazione musicale “Angelo Lamanna” di Gioia del Colle che ha eseguito molte arie famose e ha concluso la performance con le musiche di Ennio Morricone. Anche questa serata ha avuto molti consensi se si considera il fatto che non erano previsti posti a sedere per gli ascoltatori.

La terza serata del programma civile ha visto l’esibizione del gruppo Newfolk, o meglio i Lariulà, sempre nel piazzale antistante la Chiesa di San Rocco. Un vasto pubblico seduto per ascoltare e applaudire la musica di artisti quali: Tommaso Lillo, Direttore artistico, showman, ai tamburi e percussioni, Adele Tramacere, voce e percussioni, Giuseppe Tramacere, voce, chitarra e percussioni, Teresa Benincasa, voce e percussioni, Giorgio Carbonara, basso acustico ed elettrico.

Il successo che il gruppo ha riscosso è incredibile perché questi esperti performers hanno riproposto al pubblico tanti canti antichi della tradizione contadina gioiese. Le Tarantelle sono state le protagoniste della performance, musiche che motivano sempre il pubblico, ma è stata eseguita anche una preghiera cantata, “Storia di San Rocco”, un antichissimo canto dedicato al Santo, cui si è soliti chiedere la grazia. Questo canto apparteneva anche alla tradizione contadina di paesi vicini, ha sottolineato il collaboratore e membro del Comitato e della Confraternita di San Rocco, Giuseppe Rizzi, che sta portando avanti uno studio di ricerca sulle tradizioni del Santo, anzi, ha aggiunto, questo canto in particolare era il pretesto di sfida tra i Paesi che si contendevano la migliore esecuzione.

Tommaso Lillo ha concluso la performance col ricordo di Sandro Corsi e la sua musica sempre nel cuore dei gioiesi e lo ha omaggiato proponendo un brano di Lucio Battisti, tanto amato dall’artista ed il canto della Libertà “La casa in riva al mare” di Lucio Dalla.

I fuochi pirotecnici hanno chiuso i festeggiamenti.

Questo che ho descritto è solo un pezzo del puzzle che compone il programma dei festeggiamenti del Santo, tanto amato dai gioiesi. I fedeli che hanno reso omaggio al Santo hanno anche apprezzato la tovaglia che riveste l’altare.

Mercoledì 13 agosto 2025, ad inizio del triduo solenne in onore di San Rocco, durante la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal sacerdote gioiese Don Andrea Favale, è avvenuta la benedizione della nuova tovaglia d’altare, dedicata a San Rocco, dipinta e donata dall’artista Gioiese Antonella Lozito. La pittrice dice con orgoglio: “È stato un onore e una grande emozione creare questa nuova tovaglia d’altare per la chiesa di San Rocco. L’opera è un mio dipinto su stoffa che riproduce fedelmente un’antica immagine del Santo, un tempo esposta sull’altare e ormai irrimediabilmente deteriorata”. Antonella è una grande esperta di pittura su stoffe e seta. In questo caso ha cercato di tradurre con l’arte la profonda devozione del popolo gioiese al Santo, senza nascondere anche la sua autentica fede nei confronti di questo Santo miracoloso.

“Questo non è solo un dipinto, ma una testimonianza di fede antica che l’arte continua a mantenere viva”. Antonella, artista dal cuore tenero, ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto, mentre i gioiesi ringraziano lei per questo bel dono al Santo e alla città. Connubio perfetto tra Arte e Religione. Di Antonella Lozito la popolazione gioiese ha potuto apprezzare la bella mostra dei suoi quadri particolarmente luminosi che ha realizzato per la gioia dei bambini. La mostra comprendeva anche quadri di un suo collega e bravo professionista, Vito Melchiorre. Sacro e profano, Arte e Fede e Maestranze varie concorrono alla realizzazione di queste feste patronali e al successo delle tradizioni popolari, ricco patrimonio delle popolazioni del Sud che non dovrà mai essere disperso.[foto Mario Di Giuseppe]

Angela Masci






















































 

 

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