Joy Volley A3 2025/26: continuità e ambizione nel segno del gruppo/foto
La Joy Volley riparte da ciò che ha funzionato: un’identità solida, una squadra compatta e una guida tecnica che ha saputo trasmettere visione e appartenenza. Per la stagione 2025/2026 in A3, la società ha scelto la via della continuità, confermando in panchina Sandro Passaro. “Orgoglioso di guidare ancora questo progetto ambizioso” – ha dichiarato il tecnico – sottolineando l’importanza di consolidare un percorso che punta a crescere nel tempo. Al suo fianco ci sarà ancora Francesco Racaniello, pronto a sostenere la squadra “con impegno e passione, per ripagare chi continua a riempire il PalaCapurso”.
Le fondamenta ci sono, e parlano la lingua dell’esperienza. A partire da Romolo Mariano, capitano riconfermato e punto di riferimento tecnico ed emotivo. Le sue parole raccontano una connessione speciale con il pubblico e con un progetto che lo ha fatto “risentire importante”. Al suo fianco, un’altra certezza: Sebastiano Milan, schiacciatore da 410 punti nella scorsa stagione, che riparte con la consapevolezza che “costanza e qualità sono la base per crescere”.
Confermati anche lo schiacciatore Gianmarco Putini – atleta versatile e sempre prezioso nelle rotazioni – e i centrali Vincenzo Sorrenti e Giovanni Cioffi, entrambi protagonisti silenziosi ma efficaci della scorsa annata. In regia, torna a orchestrare il gioco Marco Zingaro, palleggiatore classe 2001, in crescita continua per personalità e lettura tattica. Insieme a lui, il giovane Riccardo Campa, ex Castellana, pronto a dare profondità al ruolo e imparare al fianco di un gruppo navigato.
Nel reparto dei liberi, si riparte dalla sicurezza di Davide Cavaccini, leader difensivo e figura chiave per l’equilibrio del sistema di ricezione. Il giovane Francesco Fortunato completerà il reparto, offrendo freschezza e prospettiva.
Ma la Joy Volley non è solo conferme: è anche scommesse e innesti mirati. L’arrivo dell’opposto Andrea Santangelo – reduce da esperienze in Superlega e all’estero – porta qualità e carisma, oltre a una forte motivazione: “il presidente D’Elia mi ha trasmesso la passione giusta. Gioia ha un’atmosfera incredibile, non vedo l’ora di viverla da protagonista”. E dalla Superlega arriva anche Alberto Marra, centrale del ’98 con un curriculum solido e la voglia di mettersi in gioco in un contesto ambizioso.
L’impressione è che la società abbia voluto costruire un equilibrio tra affidabilità e novità, esperienza e margine di crescita. Senza proclami, ma con la chiara intenzione di alzare l’asticella. Il gruppo, lo staff e la tifoseria sembrano uniti da una visione comune: costruire qualcosa di “magico”, come dice Passaro. E il PalaCapurso, sempre più cuore pulsante del progetto, è pronto a fare la sua parte.
La stagione si preannuncia dunque intensa, con un roster solido, una panchina rodata e una società che ha saputo guardare avanti senza rinunciare a ciò che ha costruito. La vera sfida sarà confermare quanto di buono è stato fatto finora, trovando quel salto di qualità che trasformi l’ambizione in risultato. La Joy Volley c’è. E non ha paura di sognare.