La Tassa Rifiuti aumenta ancora. Nonostante il 75% di differenziata
Nuovo ritocco alla Tassa Rifiuti per le famiglie e le imprese cassanesi. Lo ha deciso ieri sera il Consiglio Comunale a maggioranza, con il “no” dell’opposizione.
Un aumento di poco più di 100mila euro che sarà spalmato sulle prossime bollette (scadenze: 30 giugno e 31 dicembre 2025) ovvero dai 5 ai 10 euro massimo per utenza, come ha spiegato l’Assessore al Bilancio Vito Lionetti, sulla base del Piano Economico Finanziario predisposto dall’Ager, l’Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti che per l’ennesimo anno consecutivo rivede al rialzo i costi di conferimento in discarica.
“Abbiamo contenuto la parte fissa della Ta.Ri. che anzi per la prima volta quest’anno diminuisce – ha precisato il Sindaco Davide Del Re – ed il lieve incremento della parte variabile non dipende certo dalla volontà di questa maggioranza di vessare i cittadini”.
Nella sostanza, però, la Tassa Rifiuti aumenterà anche per il 2025 e ciò nonostante venga confermato, mese dopo mese, un alto livello di raccolta differenziata: “a marzo scorso è stata del 75%” ha detto l’Assessore all’Ambiente Ivan Aloisio.
“Ma non riuscite ad avere, per voi stessi e per i cittadini che amministrate, un moto di ribellione, nel subire supinamente le decisioni della Regione che pure fa parte della vostra stessa famiglia politica?” ha detto la Consigliera Raffaella Casamassima. Supportata dai Consiglieri Angelo Giustino e Annamaria Caprio, la Casamassima ha fatto notare come solo pochi mesi fa, su proposte della Caprio, la maggioranza si era impegnata a verificare sgravi della Tassa per alcune categorie (anziani ospiti delle case di riposo, studenti, militari, ecc.) ma ciò non è avvenuto.
“State nascondendo la polvere sotto il tappeto perché i 290mila euro che il Comune dovrà pagare per le sentenze sfavorevoli degli anni 2021-2023 sono lì che ci attendono e tutto esploderà nel 2026” la rimarcato la Consigliera Caprio, secondo la quale la Tari è cresciuta del 30% negli ultimi tre anni.
Per l’Assessore Aloisio, invece, il servizio è migliorato rispetto al passato grazie a maggiori controlli, sanzioni più elevate (fino a 450 euro per i trasgressori), maggior coinvolgimenti delle scuole e motivando il personale: “abbiamo pagato i premi di produzione degli operatori, fermi da anni e mai saldati” ha detto Aloisio.
Per Angelo Giustino, invece, occorre maggiore prevenzione e interventi più rapidi quando ci sono segnalazioni perché vi sono stati casi in cui i bustoni neri (che non possono essere conferiti in quel modo indiscriminato) dopo essere stati bollati come “rifiuto non conforme”, rimangono per strada per giorni e giorni, prima della rimozione ed a farne le spese sono cittadini e attività commerciali che magari si trovano nei pressi.