25 aprile: ottantesimo anniversario della Liberazione
Il 25 Aprile 1945 è la data in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l’insurrezione generale contro i nazifascisti che ancora occupavano i territori del nord della Penisola, assunse il potere “in nome del popolo italiano” e decretò la condanna a morte per i gerarchi fascisti.
Il comando del CLNAI aveva sede a Milano, città che ha un posto speciale nella storia della Resistenza.
Ricevuto l’ordine il 25 Aprile, le forze partigiane sferrarono attacchi contro i tedeschi occupanti e i fascisti della Repubblica Sociale Italiana, costringendoli alla resa già alcuni giorni prima dell’arrivo degli Alleati.
Le principali città del Nord Italia furono liberate in un arco di tempo che va dal 21 Aprile (Bologna) al 28 Aprile (Venezia). Ma si è scelto di festeggiare il 25 Aprile come Anniversario della liberazione d’Italia perché proprio quella data, con gli eventi di Milano, ha assunto un particolare significato politico e militare e perché viene considerata come la fine, di fatto, della Repubblica di Salò, anche se Mussolini fu ucciso il 28 Aprile e la resa di Caserta fu siglata il 29 Aprile (operativa dal 2 Maggio).
L’anniversario della Liberazione è “una grande festa popolare e nazionale in ricordo di tutte e tutti coloro che in tanti casi hanno sacrificato la propria vita, la propria giovinezza per un Paese finalmente libero e liberato”, si legge sul sito dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
“Partigiane, partigiani, staffette, donne, lavoratori, deportati, internati, militari, forze dell’ordine, sacerdoti, antifasciste, antifascisti, intere famiglie. La Costituzione del 1948 è è stata il frutto di questa lotta, un dettato civile che riguardava e riguarda tutti: libertà, eguaglianza, solidarietà, lavoro, pace, dignità della persona, in una piena democrazia fondata sul pluralismo.
A Cassano delle Murge sono diverse le iniziative per ricordare l’80° anniversario, pur nel rispetto del lutto nazionale per la morte di Papa Francesco.
L’Amministrazione Comunale ha organizzato le celebrazioni ufficiale per le ore 10.30 in Piazza Moro, sulla facciata a destra del Municipio con l’alza bandiera, l’inno nazionale e la deposizione della corona quindi l’inaugurazione del monumento in ricordo degli internati di Cassano delle Murge nei campi di concentramento ed i discorsi del Rappresentante delle Associazioni d’Arma e del Sindaco.
Il Circolo cassanese “Rino Palumbo” del Partito Democratico deporrà una corona, alle ore 9.30, in via Antonio Gramsci, nel ricordo del politico e filosofo incarcerato a Turi dal regime fascista.
“Gramsci fu tra i primi a denunciare il pericolo del fascismo, a combatterlo con le armi della cultura, dell’analisi politica e dell’impegno civile. Pagò questa coerenza con anni di carcere, durante i quali scrisse le sue celebri Lettere dal carcere e i Quaderni, lasciando un’eredità culturale e morale che ancora oggi parla a tutti coloro che credono nella libertà, nella giustizia sociale e nella forza delle idee. Deporre un fiore sotto il suo nome significa non solo ricordare chi ha lottato per la nostra libertà, ma anche rinnovare il nostro impegno quotidiano per difendere quei valori che stanno alla base della nostra Costituzione”, si legge in una nota del Pd cassanese.