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L’ultimo saluto al maestro Stefano Romei ​

 

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Educatore e insegnante nel Carcere di Turi, condivise il progetto innovativo del direttore Eugenio Perucatti

Il 18 aprile 2025 si è spento all’età di 96 anni Stefano Romei, che, per oltre quattro decenni, ha dedicato la sua vita all’insegnamento e alla rieducazione dei detenuti nella Casa Circondariale di Turi, lasciando un’impronta indelebile nella comunità locale e nel sistema carcerario nazionale.​

Le radici e la formazione

Nato a Turi, Stefano Romei era figlio di Settimio Romei, agente di custodia trasferitosi dalla Toscana nel 1928. Fin da giovane, Stefano mostrò una forte inclinazione per l’insegnamento, frequentando l’Istituto Magistrale di Bari negli anni ’40. Parallelamente, coltivò una profonda passione per la musica, studiando organo con il maestro Marrone e diventando l’organista ufficiale delle chiese di Turi grazie all’interessamento di don Peppino Contento. La sua dedizione musicale lo portò a formare una piccola orchestrina locale, contribuendo alla vita culturale del paese.​

Una carriera al servizio della rieducazione

Nel 1956, dopo aver superato un concorso pubblico, Romei iniziò la sua lunga carriera come insegnante nel Carcere di Turi, subentrando al maestro Salvatore Comitangelo. Per 43 anni, fino al pensionamento, fu un punto di riferimento per l’istruzione dei detenuti, affrontando con dedizione le sfide di un contesto complesso. 
Romei non si limitava all’insegnamento: fungeva anche da mediatore linguistico per i detenuti provenienti da diverse regioni, da “assistente sociale” e, in alcuni casi, da tutore giudiziario, come autorizzato dal Pretore di Putignano.


Collaborazioni e riconoscimenti

Durante la direzione di Eugenio Perucatti, noto per le sue riforme innovative nel sistema carcerario, Romei fu incaricato della gestione del teatro interno al carcere, organizzando insieme a don Pasquale Pirulli opere teatrali e musicali che coinvolgevano attivamente i detenuti.

Un momento significativo della sua carriera fu la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel 1980. In quell’occasione, Romei accompagnò il Presidente nella cella di Antonio Gramsci, ricevendo successivamente l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.


Impegno civico e sociale

Oltre al suo ruolo educativo, Romei fu attivamente coinvolto nella vita civica di Turi. Servì come agente SIAE locale, presiedette la cooperativa sociale dell’oleificio Sant’Oronzo e fu membro del consiglio della Democrazia Cristiana di Turi.


L’ultima visita al Carcere di Turi

La sua ultima visita al Carcere di Turi, ospite del Direttore Nicoletta Siliberti, fu un momento di commozione e riconoscimento per il suo instancabile impegno. Rientrò in quei luoghi dopo oltre trent’anni dal suo pensionamento, grazie all’interessamento di Stefano de Carolis.

“Lo scorso anno – commenta de Carolis – attraverso il contatto con la dott.ssa Rosa Cirone, già funzionario dell’amministrazione penitenziaria, ho incontrato di persona Stefano Romei. Ne è nata una minuziosa intervista con ricordi nitidi non solo dell’esperienza lavorativa vissuta con il direttore Perucatti, ma anche della sua vita privata”.

“Ricordo che fu particolare entusiasta nel raccontare questi inediti particolari, tant’è che le sue preziose testimonianze, prossimamente, saranno inserite in una pubblicazione a cura di Rosa Cirone, dedicata alla figura del direttore Perucatti, grande precursore del nuovo ordinamento del sistema carcerario italiano.

Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia”.

L’articolo L’ultimo saluto al maestro Stefano Romei proviene da Turi – La Voce del Paese.

 

 

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