Il multato? Ha sempre torto (anche quando paga subito)
Il multato? Come nelle migliori tradizioni burocratiche italiane ha…sempre torto. Anche quando, magari, ha ragione.
Accade anche a Cassano dove un nostro lettore, carte alla mano, ci racconta la sua storia.
Minima, per carità, rispetto a tante tragedie, sprechi e soprusi ma significativa di un certo modo di intendere il rapporto Stato-cittadini anzi in questo caso Comune-cittadini, dove i primi soggetti hanno la preminenza della ragione ed i secondi devono soggiacere a leggi e norme scritte non per un corretto rapporto tra gli uni e gli altri ma perché i secondi siano sempre e comunque sudditi.
Che devono pagare.
“Ed infatti ho pagato – ci spiega il nostro concittadino – 29,40 euro oltre a 1,50 per il bollettino”. Motivo? Una multa ricevuta in piazzale Tampoia, lo scorso dicembre, per non aver osservato il divieto di sosta per i veicoli per favorire la pulizia al mattino presto.
“Avevo torto ed ho pagato – spiega il nostro – e l’ho fatto subito, evitando di far trascorre i cinque giorni fatidici per cui c’è l’aggravio delle spese”, così come recita il Verbale rilasciato dalla Polizia Locale di Cassano.
Trasmesso il pagamento alla PL, il cittadino pensava di averla chiuso la faccenda.
Invece no.
Dopo qualche giorno dagli uffici comunali parte una ulteriore richiesta di pagamento: 22 euro per la notifica degli atti, fatta nonostante il pagamento.
“Ma come – spiega il malcapitato – pago prima, anzi subito proprio per evitare l’aggravio delle spese e invece mi ritrovo a pagare altre 22 euro e passa per un errore che non è il mio?”
In effetti l’errore pare sia dell’Ufficio della Polizia che evidentemente, una volta ricevuto il bollettino di pagamento, non ha associato il pagamento stesso al verbale e pensando che quella multa non fosse stata pagata, ha inviato gli atti al trasgressore.
Che a pagare di più non ci sta. E prova a ribellarsi a suon di PEC.
Per ora, però, nulla da fare: le spese di notifica vanno pagate in quanto “non possono essere imputate all’Ente – si legge nella risposta inviata al cittadino che contestava le spese di notifica – per un mero errore di procedura nelle modalità di pagamento”.
Già, ma chi l’ha fatto l’errore? Certo non il nostro lettore multato? E allora perché deve pagare lui?
Il mistero si infittisce…e non finisce qua.