Carlo Salvemini sfida Adriana Poli Bortone sulla legalità: “Pronto ad andare con lei in Procura”
Difesa dell’etica e della memoria del padre in un comizio acceso a Lecce
Il comizio elettorale di Carlo Salvemini, candidato del Centrosinistra per le elezioni comunali a Lecce, ha visto il politico rilanciare con forza la sua campagna in vista del ballottaggio. La difesa della memoria del padre, Stefano Salvemini, che fu sindaco di Lecce dal 1995 al 1998, è stata lungamente applaudita dai cittadini presenti. Salvemini ha affrontato accuse e insinuazioni con determinazione, richiamando l’attenzione su un episodio particolarmente oscuro della politica locale: il broglio dei Buoni Ordinari Comunali (Boc), che vide la condanna dell’ex assessore Ennio De Leo e del dirigente Giuseppe Naccarelli per illeciti nella gestione degli incentivi.
Durante il comizio, Salvemini ha risposto con ironia a chi lo aveva rappresentato davanti al cimitero, trasformando l’insulto in un simbolo di orgoglio. Ha ricordato come, insieme ad altri consiglieri di minoranza, avesse denunciato le irregolarità sui Boc, portando alla condanna dei responsabili. Questo tema della legalità e dell’etica pubblica è stato il fulcro del suo discorso, ribadendo il suo impegno per una politica trasparente e onesta.
Adriana Poli Bortone, che aveva mancato la vittoria al primo turno per un soffio, si trova ora di fronte a un avversario determinato a sfruttare ogni opportunità per recuperare terreno. Salvemini, consapevole dell’importanza del ballottaggio, ha sottolineato come spesso questa fase elettorale riservi sorprese, richiamando l’attenzione sull’intensità e la brevità della seconda fase della campagna, che si concluderà alla mezzanotte di venerdì.
Nel suo discorso, Salvemini ha fatto riferimento a dossier su delibere e provvedimenti che, secondo lui, sono stati usati per insinuare una compromissione dell’interesse pubblico a favore di interessi privati. Ha denunciato la mancanza di prove concrete dietro queste accuse e ha proposto una soluzione drastica: accompagnare personalmente Adriana Poli Bortone alla procura della Repubblica per presentare il dossier che lei sostiene di aver preparato. Questa mossa mira a dimostrare la sua trasparenza e a sfidare apertamente le accuse lanciate contro di lui.
La figura del padre, Stefano Salvemini, è stata evocata con emozione, evidenziando il legame familiare e il peso della sua eredità politica. Carlo Salvemini ha sottolineato come il suo impegno attuale sia anche una difesa della memoria e dell’integrità del padre, scomparso nel 2003, ma ancora presente nel cuore e nella mente di molti cittadini leccesi.
Il comizio è stato un momento cruciale per la campagna elettorale di Salvemini, che ha saputo catalizzare l’attenzione su temi etici e di legalità, ribadendo la sua volontà di combattere contro ogni forma di corruzione e malgoverno. La presenza di un pubblico numeroso e coinvolto ha testimoniato l’interesse e il sostegno che Salvemini riesce a suscitare, nonostante le difficoltà e le polemiche che caratterizzano questa fase elettorale.
La strategia di Salvemini si basa sulla trasparenza e sull’affrontare direttamente le accuse, trasformando le critiche in un’opportunità per dimostrare la propria integrità. La sua apertura a confrontarsi in procura rappresenta un atto di coraggio e un chiaro messaggio di disponibilità a essere giudicato dalle autorità competenti, piuttosto che dai tribunali mediatici o dall’opinione pubblica manipolata.
Adriana Poli Bortone, dal canto suo, dovrà rispondere a questa sfida, dimostrando la fondatezza delle sue accuse e la propria visione per il futuro della città. Il confronto tra i due candidati si preannuncia serrato e carico di tensione, con il potenziale di influenzare significativamente l’esito delle elezioni.
In conclusione, il comizio di Carlo Salvemini ha rappresentato un momento chiave nella campagna elettorale leccese, caratterizzato dalla difesa dell’etica e della legalità. Il richiamo alla memoria del padre e l’invito a un confronto trasparente con l’avversaria Adriana Poli Bortone sono stati i punti salienti di un discorso che mira a coinvolgere e mobilitare l’elettorato su valori di integrità e giustizia. Salvemini ha dimostrato di essere pronto a combattere fino all’ultimo voto, puntando su una campagna elettorale che esalti la trasparenza e la responsabilità pubblica come pilastri fondamentali del suo impegno politico.