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Ismea mette in vendita 911 ettari di terreni in Puglia

Agevolazioni per giovani agricoltori

In Puglia, l’ISMEA ha messo in vendita 911 ettari di terreni, suddivisi in 36 lotti, con agevolazioni mirate per i giovani agricoltori, un’iniziativa che punta a contrastare la fuga di cervelli e promuovere idee innovative e sostenibili. Secondo Coldiretti Puglia, questa opportunità è particolarmente importante in una regione con un forte impulso all’innovazione agricola. La distribuzione dei terreni è la seguente: 205,65 ettari in provincia di Bari, 170,82 nella BAT, 81,21 a Brindisi, 152,60 a Foggia, 216,53 a Taranto e 83,94 a Lecce. La “Banca delle terre agricole”, istituita dalla legge 154 del 2016, raccoglie e organizza informazioni sui terreni disponibili, facilitando l’accesso alla terra per i giovani agricoltori, soprattutto per quelli senza patrimonio fondiario familiare. Donato Mercadante di Coldiretti Giovani Impresa Puglia ha sottolineato l’aumento del valore fondiario del 1,5% nell’ultimo anno, riflettendo la crescente attrattività dell’agricoltura per i giovani. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, l’82% degli italiani sarebbe contento se il proprio figlio lavorasse in agricoltura. Le aziende agricole guidate da giovani tendono ad essere più grandi e più redditizie rispetto alla media, con un fatturato del 75% superiore e il 50% in più di occupati. Questo nuovo interesse per l’agricoltura vede molti giovani provenienti da altri settori o senza precedenti esperienze familiari in agricoltura, portando innovazione e professionalità nel settore.

L’iniziativa dell’ISMEA di mettere in vendita 911 ettari di terreni agricoli in Puglia, suddivisi in 36 lotti e con agevolazioni specifiche per i giovani agricoltori, rappresenta un passo significativo per la politica agricola e l’economia delle imprese agricole nella regione. Questa misura ha il potenziale di trasformare il panorama agricolo pugliese, influenzando sia l’accesso alla terra che la sostenibilità economica delle imprese agricole. Innanzitutto, la disponibilità di terreni attraverso la “Banca delle terre agricole” facilita l’ingresso dei giovani nel settore, un aspetto cruciale in un contesto in cui l’età media degli agricoltori è in aumento e vi è un urgente bisogno di ricambio generazionale. L’accesso alla terra è spesso citato come uno dei principali ostacoli per i nuovi agricoltori, soprattutto per coloro che non possono contare su un patrimonio fondiario familiare. Questa iniziativa mira a ridurre tali barriere, offrendo ai giovani imprenditori agricoli la possibilità di avviare e sviluppare le loro attività con un investimento iniziale più accessibile.

Le agevolazioni previste per i giovani agricoltori non solo incentivano l’entrata di nuove leve nel settore, ma promuovono anche l’innovazione e la sostenibilità. I giovani imprenditori sono spesso più propensi ad adottare tecnologie innovative e pratiche agricole sostenibili, che possono migliorare la produttività e la competitività delle aziende agricole. L’incentivo a idee e progettualità green, come menzionato da Coldiretti, è particolarmente rilevante in un’epoca in cui la sostenibilità ambientale è al centro delle politiche agricole europee. Le pratiche agricole sostenibili non solo riducono l’impatto ambientale delle attività agricole, ma possono anche aprire nuove opportunità di mercato per prodotti biologici e a basso impatto ambientale, incrementando così le fonti di reddito per le aziende agricole.

La disponibilità di terreni in diverse province della Puglia – Bari, Brindisi, BAT, Foggia, Lecce e Taranto – assicura una distribuzione geografica equilibrata delle opportunità, permettendo a diverse aree di beneficiare di questo programma. Questa distribuzione può contribuire a bilanciare lo sviluppo economico regionale, contrastando la concentrazione delle attività agricole in specifiche aree e promuovendo uno sviluppo rurale più omogeneo. Inoltre, la crescita del valore fondiario del 1,5% nell’ultimo anno, come riportato da Donato Mercadante di Coldiretti, indica che la terra sta diventando un bene rifugio sempre più prezioso, incentivando ulteriormente gli investimenti nel settore agricolo.

Dal punto di vista economico, l’entrata di giovani agricoltori con idee innovative e approcci moderni può portare a un aumento della produttività e della redditività delle imprese agricole. Le aziende agricole gestite da giovani tendono ad avere una superficie media maggiore del 54% rispetto alla media, un fatturato del 75% superiore e il 50% in più di occupati per azienda. Questo significa che le nuove imprese agricole non solo possono contribuire alla crescita economica del settore, ma possono anche creare posti di lavoro, riducendo così il tasso di disoccupazione giovanile e stimolando l’economia locale.

La promozione di un’agricoltura multifunzionale e diversificata è un altro aspetto positivo di questa iniziativa. Le aziende agricole moderne non si limitano alla produzione di colture, ma spesso diversificano le loro attività includendo agriturismo, produzione di energia rinnovabile, trasformazione dei prodotti agricoli e vendita diretta ai consumatori. Questo approccio multifunzionale non solo aumenta le fonti di reddito per le aziende agricole, ma contribuisce anche a una maggiore resilienza economica, riducendo la dipendenza da un’unica fonte di reddito e migliorando la sostenibilità economica delle imprese.

Le implicazioni per la politica agricola sono altrettanto significative. Questa iniziativa è in linea con gli obiettivi della Politica Agricola Comune (PAC) dell’Unione Europea, che mira a promuovere un’agricoltura sostenibile, innovativa e inclusiva. L’integrazione dei giovani nel settore agricolo è una priorità per la PAC, e programmi come la “Banca delle terre agricole” supportano direttamente questi obiettivi, facilitando l’accesso alla terra e promuovendo lo sviluppo di competenze imprenditoriali tra i giovani agricoltori. Inoltre, la promozione di pratiche agricole sostenibili e innovative contribuisce agli obiettivi ambientali della PAC, come la mitigazione dei cambiamenti climatici e la protezione della biodiversità.

Le politiche di supporto per i giovani agricoltori, come quelle implementate attraverso l’ISMEA e Coldiretti, possono anche fungere da modello per altre regioni italiane e paesi europei, mostrando come interventi mirati possano avere un impatto significativo sul ricambio generazionale e sulla sostenibilità del settore agricolo. La collaborazione tra istituzioni pubbliche, organizzazioni agricole e imprenditori è essenziale per il successo di tali iniziative, e l’esperienza della Puglia può offrire preziosi insegnamenti per sviluppare politiche agricole più efficaci e inclusive a livello nazionale ed europeo.

In conclusione, la vendita di 911 ettari di terreni agricoli da parte dell’ISMEA con agevolazioni per i giovani agricoltori rappresenta un’opportunità cruciale per la politica agricola e l’economia delle imprese agricole in Puglia. Facilitando l’accesso alla terra, promuovendo l’innovazione e la sostenibilità, e sostenendo la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, questa iniziativa ha il potenziale di trasformare positivamente il settore agricolo pugliese. Le implicazioni sono ampie e profonde, coinvolgendo non solo il benessere economico delle imprese agricole, ma anche la sostenibilità ambientale, la resilienza economica e la coesione sociale nelle aree rurali. Attraverso un impegno continuo e una collaborazione efficace tra tutti i soggetti coinvolti, la Puglia può diventare un esempio di successo nel promuovere un’agricoltura moderna, inclusiva e sostenibile.

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