networkSport

Stadio San Nicola: Convenzione in scadenza e condizioni da rivedere

La convenzione per la gestione dello Stadio San Nicola di Bari è in scadenza, ponendo una sfida significativa per la prossima amministrazione comunale. Sei anni fa, la gestione è stata affidata alla società Ssc/Bari, allora guidata dalla famiglia De Laurentiis, che ha assunto gli oneri di manutenzione ordinaria e implementato sistemi di videosorveglianza e raccolta differenziata. Tuttavia, alcune iniziative promesse non sono state realizzate, e la collaborazione con la squadra di calcio femminile ‘Pink/Bari’ è fallita.

La prossima amministrazione, probabilmente guidata dal candidato del Partito Democratico Vito Leccese, intende rivedere le condizioni della concessione, con l’obiettivo di garantire che gli interessi della città siano prioritari. Leccese ha dichiarato l’intenzione di rivedere i termini della durata della concessione e di prevedere un canone di affitto, non più a titolo gratuito.

Antonio Laforgia ha sottolineato l’importanza di regolamentare e controllare politicamente la concessione di beni pubblici come lo stadio, mentre Giuseppe Romito ha criticato le condizioni di favore concesse all’attuale proprietà e ha evidenziato la necessità di una gestione che preveda investimenti nella squadra, evitando che i benefici siano solo a vantaggio dei privati.

La situazione attuale dello Stadio San Nicola di Bari solleva numerosi punti critici che richiedono un’attenta analisi delle politiche sportive. La scadenza della convenzione e la necessità di rivedere le condizioni di gestione dell’impianto evidenziano questioni chiave che riguardano la gestione delle infrastrutture sportive, la loro sostenibilità economica e il ruolo delle amministrazioni pubbliche nel supportare lo sport locale.

Gestione delle Infrastrutture Sportive. Il modello di gestione dello Stadio San Nicola ha visto l’affidamento alla società Ssc/Bari, con oneri di manutenzione e implementazione di sistemi di sicurezza a carico della società stessa. Tuttavia, le iniziative promesse, come la collaborazione con la squadra di calcio femminile e l’uso quotidiano degli spazi, non si sono concretizzate come previsto. Questo evidenzia la necessità di definire chiaramente gli obblighi e gli impegni delle parti coinvolte nella gestione delle infrastrutture sportive per garantire che vengano effettivamente rispettati.

Sostenibilità Economica. La revisione delle condizioni della prossima concessione pubblica dello stadio, come proposto dal candidato sindaco Vito Leccese, mira a includere un canone di affitto per l’uso dell’impianto. Questo cambiamento è importante per garantire che l’infrastruttura non sia un peso finanziario per l’amministrazione pubblica e i contribuenti. Il passaggio da una gestione a titolo gratuito a una con canone di affitto rappresenta un passo verso una maggiore sostenibilità economica delle infrastrutture sportive, assicurando che i costi di manutenzione e gestione siano equamente distribuiti.

Intervento dell’Amministrazione Pubblica. L’intervento dell’amministrazione comunale nella gestione dello stadio è cruciale. Come sottolineato da Laforgia e Romito, lo stadio è un bene pubblico e la sua gestione deve essere regolata e controllata politicamente. È fondamentale che l’amministrazione comunale garantisca che le infrastrutture sportive siano utilizzate nell’interesse della comunità, promuovendo l’accessibilità e l’inclusività. Questo include la supervisione delle condizioni di concessione e la verifica che i privati investano nella manutenzione e nel miglioramento delle strutture.

Impatto Sociale del Calcio. Il calcio non è solo uno sport, ma anche un fenomeno sociale con un impatto significativo sulla comunità. La squadra di calcio è considerata un bene della città, e come tale, deve essere gestita in modo da massimizzare i benefici per tutti i cittadini. L’amministrazione deve bilanciare gli interessi dei tifosi, dei giocatori e della comunità più ampia, assicurando che le infrastrutture sportive siano sicure, accessibili e ben mantenute.

Prospettive Future. Guardare oltre l’attuale proprietà, come suggerito da Romito, implica considerare nuovi modelli di gestione e nuovi investitori che possano portare benefici a lungo termine per la squadra e la città. Questo potrebbe includere la ricerca di partnership pubblico-private o altre forme di investimento che garantiscano una gestione efficiente e sostenibile dello stadio. Inoltre, la politica sportiva deve prevedere la promozione di attività sportive e ricreative che possano utilizzare l’impianto in modo continuativo, aumentando così il suo valore per la comunità.

In sintesi, la revisione della convenzione dello Stadio San Nicola è un’opportunità per ripensare le politiche sportive della città di Bari. È essenziale stabilire un quadro chiaro e sostenibile per la gestione delle infrastrutture sportive, assicurando che siano utilizzate nell’interesse della comunità e che contribuiscano allo sviluppo del calcio e dello sport in generale. L’amministrazione comunale deve giocare un ruolo attivo nel supervisionare e regolamentare l’uso di beni pubblici come lo stadio, garantendo trasparenza, equità e sostenibilità economica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *