Passaggi a livello, il sindaco scrive a FSE e Regione
Turi – La Voce del Paese
Nella nota il primo cittadino sollecita la convocazione di un tavolo tecnico per superare i disagi causati dai “frequenti episodi di chiusura prolungata”
All’indomani dei ripetuti disservizi causati dalle chiusure prolungate dei passaggi a livello, il sindaco Tina Resta ha deciso di scrivere una nota ufficiale indirizzata a Ferrovie Sud Est e alla Sezione infrastrutture per la mobilità della Regione Puglia.
La comunicazione, datata 16 ottobre, inquadra in maniera precisa il contesto urbanistico-viario turese: “un quarto dell’abitato è collocato, in modo continuativo, oltre la linea ferroviaria”. Tale linea, come noto, presenta quattro passaggi a livello che, di fatto, costituiscono un ostacolo per raggiungere il centro del paese, le principali arterie (la Sp 132 e la SS 172), nonché la Strada Provinciale 215, essenziale per i mezzi di soccorso diretti ai presidi ospedalieri di Putignano e Acquaviva delle Fonti.
“La piena fruizione degli attraversamenti viari ferroviari è assolutamente vitale per Turi” – afferma perentoria il primo cittadino, evidenziando che “i frequenti episodi di chiusura prolungata” dei passaggi a livello sono origine di una “crisi generale della rete viaria”.
E a tal proposito, nella nota, vengono riportate tre circostanze, le ultime in ordine cronologico, in cui gli automobilisti sono stati costretti a logoranti attese: il 26 luglio, il passaggio a livello è rimasto chiuso per circa un’ora, “paralizzando l’intera città, con gravissimo pregiudizio alle garanzie di accessibilità alle residenze dei cittadini ed al transito dei mezzi di soccorso”; situazioni simili si sono ripetute anche nei primi due giorni di agosto.
Rimarcata la “rilevanza territoriale, funzionale e sociale, che la linea ferroviaria rappresenta per Turi”, il sindaco ha dunque sollecitato “l’immediata convocazione di un tavolo tecnico concertativo”, necessario a “ricercare risposte tecniche adeguate in tempi brevi”.