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L’ultimo saluto a Vito e Rosita: venerdì le esequie funebri dei fratelli morti nell’incendio ​

 

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Si terranno nel pomeriggio di venerdì 20 giugno le esequie funebri dei due fratelli morti suicidi a Cassano delle Murge, lo scorso 26 maggio nell’incendio di una terrazza mansardata

Vito e Rosita Coppi, rispettivamente di 38 e 33 anni saranno salutati dai familiari presso la Chiesa Madre di Cassano alle ore 16.00, nel rito funebre organizzato dall’impresa di onoranze funebri di Francesco Smaldino che provvederà alla cremazione.

A quasi un mese di distanza dall’accaduto, la magistratura barese ha dato il via libera alla restituzione dei corpi dopo approfondite analisi da parte dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Bari cui era stata affidata l’autopsia; se, infatti, non v’erano dubbi sulle cause della morte e sulla volontà dei due giovani di porre fine alle loro vite, dopo il ritrovamento della lettera con la quale annunciavano le proprie intenzioni, l’inchiesta ha dovuto chiarire altri aspetti della vicenda, tra cui – ad esempio – l’assunzione di eventuali sostanze.

L’inchiesta, condotta dai Carabinieri di Cassano, potrebbe essere, comunque, alle battute finali.

L’incendio e il ritrovamento dei due cadaveri fra i resti della mansarda, suscitò scalpore in paese e la notizia fu ripresa dai mass-media di tutta Italia, lasciando sgomenti le poche persone che conoscevano i due fratelli, trasferitisi a Cassano nel 2017 da Adelfia con gli anziani genitori, dopo aver acquistato una casa indipendente in via Vittorio Emanuele II, a pochi passi dalla ex “Casa Bianca”.

I motivi alla base del gesto non sono mai stati del tutto chiariti: voci non confermate parlano di stato depressivo dei due, inseparabili nonostante la differenza d’età, e di una segnalazione ai servizi sociali del Comune che tuttavia, non essendoci evidentemente fondati motivi, non li hanno mai presi in carico.

Resta sotto sequestro giudiziario, infine, l’abitazione nella quale hanno trovato la morte i due, in quanto costituisce un potenziale pericolo ma a breve i sigilli potrebbero essere rimossi se si dovesse procedere ad opere di consolidamento e ristrutturazione, anche per ripristinare la normale viabilità della zona.

 

 

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